SANDRA FERRACUTI | ANTROPOLOGIA DEI PATRIMONI E DEI PAESAGGI CULTURALI

ANTROPOLOGIA DEI PATRIMONI E DEI PAESAGGI CULTURALI
DIPARTIMENTO delle CULTURE EUROPEE e del MEDITERRANEO, ARCHITETTURA, AMBIENTE, PATRIMONI CULTURALI
Laurea
OPERATORE DEI BENI CULTURALI
6
ANTROPOLOGIA DEI PATRIMONI E DEI PAESAGGI CULTURALI
DIPARTIMENTO delle CULTURE EUROPEE e del MEDITERRANEO, ARCHITETTURA, AMBIENTE, PATRIMONI CULTURALI
Laurea
PAESAGGIO, AMBIENTE E VERDE URBANO
6
 CFUOreCicloDocente
1ANTROPOLOGIA DEI PATRIMONI E DEI PAESAGGI CULTURALI
6 30 Secondo Semestre FERRACUTI SANDRA 
2ANTROPOLOGIA DEI PATRIMONI E DEI PAESAGGI CULTURALI
6 30 Secondo Semestre MIRIZZI Ferdinando Felice 
 
Lingua insegnamento
 

Italiano

Obiettivi formativi e risultati di apprendimento
 

Il corso darà agli studenti consapevolezza delle visioni politiche e delle procedure (nazionali e transnazionali) che regolano la definizione, l’interpretazione e la gestione dei patrimoni e dei paesaggi culturali (anche) in Italia e ne chiarirà le matrici storiche, culturali e sociali. 

A partire da specifici casi di studio indagati con le metodologie della ricerca antropologica, metterà in luce vecchi e nuovi protagonisti (tra “rappresentanti istituzionali”, “esperti” e “comunità”) intenti a contendersi lo spazio di politiche contemporanee della memoria, della rappresentazione culturale e della cittadinanza (nazionale e globale). 

Vuole così dotare gli studenti degli strumenti teorici e metodologici necessari per conoscere, comprendere ed interpretare criticamente i posizionamenti, le strategie e gli obiettivi dei diversi attori in campo nei movimenti contemporanei di rivendicazione, rivitalizzazione e reinvenzione di patrimoni e paesaggi culturali. 

Il corso intende infatti sviluppare e potenziare negli studenti la capacità di agire con consapevolezza, responsabilità e visione negli ambiti della ricerca e delle professioni antropologiche applicate ai musei, ai patrimoni e ai paesaggi culturali intesi come laboratori per la sperimentazione e la condivisione di possibili forme di convivenza socialmente ed ecologicamente sostenibili.

Prerequisiti
 

È richiesto il possesso delle nozioni e dei concetti antropologici di base.

Contenuti del corso
 

Chi e perché ha inventato le nozioni di patrimonio culturale materiale e immateriale e di paesaggio culturale? In che modo e perché queste nozioni sono oggi variamente utilizzate, reinterpretate o contestate da diversi attori sociali nelle “nostre comunità” e in giro per il mondo? Come e perché applicare le metodologie della ricerca antropologica e condividere le sue prospettive disciplinari in questi ambiti?

I contenuti del corso sono orientati a dare risposta a questi quesiti attraverso la presentazione e la discussione delle radici e dell’evoluzione storica delle nozioni di patrimonio e di paesaggio culturale, nonché di casi di studio e applicazione di prospettive e strumenti antropologici in ambito europeo, africano e nordamericano.

Metodi didattici
 

Lezioni frontali; presentazione e discussione di casi di studio; esercitazioni in aula; visite a siti museali e del patrimonio culturale seguite da discussioni e/o esercitazioni in aula.

Modalità di verifica dell'apprendimento
 
  • Frequentanti:

esonero scritto (tre domande a breve risposta aperta) ed esame finale orale, entrambi basati sulle letture assegnate e sul materiale e le attività condivise in aula.

NB: Il voto dell’esonero costituirà il voto di partenza per l’esame orale.

  • Non frequentanti:

esame orale finale basato sulle letture assegnate

NB: I non frequentanti sono pregati di prendere contatto con la docente per concordare il programma di esame.

Testi di riferimento e di approfondimento, materiale didattico Online
 
  1. Bortolotto Chiara (2008), Introduzione. Il processo di definizione del concetto di “patrimonio culturale immateriale”. Elementi per una riflessione, in id. (a cura di), Il patrimonio immateriale secondo l’Unesco: analisi e prospettive, Roma, Istituto poligrafico e zecca dello stato, Libreria dello stato, pp. 1-48.
  2. Broccolini Alessandra, Padiglione Vincenzo (2016), Presentazione: “Uscirne insieme”. Farsi comunità patrimoniale, in «Antropologia museale», 37/39, pp. 3-10.
  3. Dei Fabio (2018), Dalla demologia al patrimonio, in Cultura popolare in Italia. Da Gramsci all'Unesco, Bologna, Il Mulino.
  4. Ferracuti Sandra (2014), Nuova linfa per (il Rumìt di) Satriano di Lucania: eredità culturali e ritualità contemporanee in un paese della Basilicata, in R. Bonetti, A. Simonicca (a cura di), Etnografia e patrimonializzazione. Atti del convegno Siaa, Roma, Cisu, pp. 81-106.
  5. Lattanzi Vito (2009), Musei e multiculturalità, in «Museologia scientifica», 4, pp. 90-93.
  6. Palumbo Berardino (2011), Le alterne fortune di un immaginario patrimoniale, in «Antropologia museale», 28/29, pp. 8-23.
  7. Rossi Emanuela (2019), Produrre località tra immaginazione, desiderio e patrimonio. Sulle performance patrimoniali alla querciola in Toscana, in «Lares», 2, pp. 207-232.
  8. Scarpelli Federico (2016), Spazio, luogo, città, in F. Dei, Antropologia Culturale, Bologna, Il Mulino, 2° ed.
  9. Mirizzi Ferdinando (2012), Note sulla scrittura del Maggio, in I suoni dell’albero. Il Maggio di S. Giuliano ad Accettura, a cura di Nicola Scaldaferri e Steven Feld, Udine, Valter Colle: 30-38.
  10. Pecci Anna M. (a cura di, 2009), Patrimoni in migrazione. Accessibilità, partecipazione, mediazione nei musei, Milano, Franco Angeli (estratto).
Metodi e modalità di gestione dei rapporti con gli studenti
 

Ricevimento in sede negli orari e le giornate previste e online su prenotazione

Date di esame previste
 

19 giugno 2023

10 luglio 2023

18 settembre 2023

12 ottobre 2023

16 novembre 2023

 
Fonte dati UGOV