Domenico PIERANGELI | SELVICOLTURA

SELVICOLTURA
DIPARTIMENTO delle CULTURE EUROPEE e del MEDITERRANEO, ARCHITETTURA, AMBIENTE, PATRIMONI CULTURALI
Laurea
PAESAGGIO, AMBIENTE E VERDE URBANO
6
Lingua insegnamento
 

italiano

Obiettivi formativi e risultati di apprendimento
 

Lo studente acquisirà le conoscenze necessarie per valutare un bosco, o singoli alberi (ambiente urbano) nelle sue componenti vegetali e ambientali al fine di gestire i processi imprenditoriali e collaborare in quelli pianificatori territoriali

Prerequisiti
 

Conoscenze universitarie di botanica generale e sistematica, ecologia, agronomia.

Contenuti del corso
 

Storia delle foreste, rapporto uomo-natura, analisi dei popolamenti forestali. Governo e trattamento dei boschi. Aspetti tecnici relativi ai principi della gestione dei popolamenti in relazione alle singole specie in formazioni pure e miste presenti nell’Italia meridionale e maggiormente diffuse. Rilievi preliminari e preparatori alla stesura di Piani che includano aree forestali.

Programma esteso
 

CFU-1 Selvicoltura generale

Definizione ed obiettivi della selvicoltura. Evoluzione della selvicoltura. Selvicoltura naturalistica. L’ecosistema bosco. Storia delle foreste, territorio e società.

L'analisi dei popolamenti forestali: diagnosi stazionale; parametri caratteristici dei popolamenti (estensione, origine, composizione, caratteri strutturali).

Governo e trattamento dei boschi

Governo a fustaia: forme di trattamento delle fustaie: taglio raso, tagli successivi, taglio saltuario. (Effetti ecologici e impatto delle tagliate a raso).

CFU-2 Il trattamento a tagli successivi: tagli di preparazione e tagli di rinnovazione, il periodo di rinnovazione; modalità applicative; tagli successivi uniformi, tagli successivi su piccole superfici (a gruppi, a strisce, a orlo, a gruppi e a strisce); aspetti ecologici.

Il taglio saltuario: caratteri del taglio, parametri caratteristici di una fustaia disetanea, taglio e durata di curazione; aspetti ecologici.

Tagli intercalari: obiettivi dei tagli: tipologia di interventi (sfollamenti e diradamenti).

Diradamenti: presupposti (biologici, ecologici colturali, economici), tipo, grado, sistemi, metodi; effetti.

CFU-3 Governo a ceduo: rinnovazione agamica. Fattori che favoriscono il mantenimento del ceduo, fattori che ne limitano l'uso. Forme di trattamento dei cedui: taglio raso (cedui semplici, cedui matricinati). Cedui matricinati: epoca di taglio, turni consuetudinari, matricinatura (ruolo delle matricine, scelta delle matricine, densità e distribuzione spaziale delle matricine).

Cenni sui Cedui per la produzione di biomasse (Short Rotation Forestry). Governo a ceduo composto.Conversioni dei boschi: definizione; conversione da ceduo matricinato a ceduo composto; da ceduo matricinato a fustaia.

Trasformazioni dei boschi: definizione; trasformazione delle fustaie da coetanee a disetanee; da cedui matricinati a cedui a sterzo.

CFU-4 Cenni di Selvicoltura speciale:

Le specie forestali in Italia e lo stato delle risorse forestali secondo i diversi metodi di censimento: ISTAT e Inventario Nazionale delle Foreste e dei Serbatoi Forestali di Carbonio (2005). Inquadramento delle formazioni forestali nelle diverse fasce di vegetazione.

La selvicoltura nella fascia mediterranea: Caratteri vegetazionali e climatici dell'ambiente mediterraneo. Macchia mediterranea. Boschi di leccio. Boschi di conifere mediterranee: pinete di pino d'Aleppo.

La selvicoltura nella fascia basale: Condizioni climatiche della fascia basale. Querceti caducifogli (rovere, roverella, cerro, farnetto) e specie correlate. Boschi di castagno.

La selvicoltura nella fascia montana: Clima della fascia montana. Boschi di faggio. Boschi di abete puri e misti con faggio e con altre latifoglie. Pinete di pini neri: pino nero d'Austria, pino di Villetta Barrea, pino laricio, pino loricato.

Le latifoglie comuni a più fasce di vegetazione: aceri, frassini, ciliegio, tigli, olmi.

CFU-5 Gestione delle foreste: elementi dendrometria, indirizzi tecnico-programmatici. Cenni di legislazione forestale e ambientale della Basilicata e della Campania. Foreste e paesaggio.

La Selvicoltura in aree Protette: Cenni di storia delle aree protette, legge quadro 394/1991, rete natura 2000, zonizzazione. Gestione di area protetta. La selvicoltura in aree protette.

CFU-6 ESERCITAZIONI: si effettueranno rilievi e visite tecniche in bosco e in ambiente urbano, di durata giornaliera e di più giorni. Sono programmati seminari con tecnici liberi professionisti e funzionari di Enti e dei Carabinieri Forestali. E’ programmata la proiezione di film e documentari tecnici.

Metodi didattici
 

Il corso consiste in 40 ore di lezioni frontali ed in 16 ore di esercitazioni in laboratorio e campo. Durante le esercitazioni gli studenti, attraverso l’analisi della stazione, i rilievi botanici e dendrometrici e le analisi selvicolturali saranno in grado di collaborare alla stesura di un progetto di Pianificazione territoriale o di un Piano di assestamento forestale.

Modalità di verifica dell'apprendimento
 

L'apprendimento verrà verificato nel corso di un esame orale alla fine del corso. La prova orale consisterà in un colloquio orale relativo ai temi affrontati durante il corso e alla discussione di un elaborato preparato dallo studente.

Testi di riferimento e di approfondimento, materiale didattico Online
 

-Piussi P. (1994) Selvicoltura generale. UTET, Torino.

-Cappelli M. (1991) Selvicoltura generale. Edagricole, Bologna.

-Bernetti G., Del Favero R., Pividori M., (2012) Selvicoltura produttiva. Edagricole, Bologna.

-Bernetti G. (1995) Selvicoltura speciale. UTET Torino.

-Bernetti G. (2005) Atlante di selvicoltura. Edagricole-Sole 24 ore, Bologna.

-Bernetti G. (1994) Assestamento forestale (Prima Parte). DREAM Arezzo.

-AA.VV. (2002) Progetto bosco gestione sostenibile. Regione Emilia Romagna

-Argomenti delle lezioni su sussidio DVD

Per completare e integrare la preparazione sono consigliati:

-Paci M. (2006) Ecologia forestale. Edagricole, Bologna.

-Farina A. (2001) Ecologia del paesaggio. Utet, Torino.

-Pignatti S. (1994) Ecologia del paesaggio. Utet, Torino

-Franco D. (2000) Paesaggio, reti ecologiche ed agroforestazione. Il Verde editoriale, Milano.

Metodi e modalità di gestione dei rapporti con gli studenti
 

All’inizio del corso, dopo aver descritto obiettivi, programmi e metodi di verifica verrà redatto l’elenco degli studenti che intendono partecipare al corso con nome, cognome, matricola e indirizzo completo. Dopo le prime lezioni il docente metterà a disposizione parte del materiale didattico che continuerà ad essere distribuito progressivamente durante lo svolgimento del corso.

Orario di ricevimento: Campus di Matera: martedì 13,30-14,30; Campus di Potenza: mercoledì: 9,00-11,00 e 17,30-19,30 giovedì 17,00-19,00, presso lo studio del docente. Oltre all’orario di ricevimento settimanale il docente sarà disponibile attraverso la propria mail e sul cellulare

Date di esame previste
 

In genere il terzo martedì di tutti i mesi tranne agosto. Per la data precisa consultare la pagina web https://unibas.esse3.cineca.it/Home.do

Seminari di esperti esterni
 

Sono programmati seminari con tecnici liberi professionisti e funzionari di Enti e dei Carabinieri Forestali.

Altre informazioni
 

COMMISSIONE DI VALUTAZIONE

Pietro Picuno, Domenico Pierangeli, Giovanni Figliuolo, Michele Perniola, Paola D’Antonio, Vincenzo Candido

 
Fonte dati UGOV