Giovanni FIGLIUOLO | Paesaggi e Biodiversità

Paesaggi e Biodiversità
DIPARTIMENTO delle CULTURE EUROPEE e del MEDITERRANEO, ARCHITETTURA, AMBIENTE, PATRIMONI CULTURALI
Laurea Magistrale
SCIENZE ANTROPOLOGICHE E GEOGRAFICHE PER I PATRIMONI CULTURALI E LA VALORIZZAZIONE DEI TERRITORI (SAGE)
6
 CFUOreCicloDocente
1Paesaggi e Biodiversità
6 30 Secondo Semestre FIGLIUOLO Giovanni 
 
Lingua insegnamento
 

Italiano

Obiettivi formativi e risultati di apprendimento
 

Apprendere, valutare e descrivere le componenti di biodiversità più rilevanti, contenute in un paesaggio  rappresenta l’obiettivo primario dell’offerta didattica denominata “Paesaggi e Biodiversità”. 


Il ciclo di lezioni, nel promuovere lo studio e l’analisi della biodiversità, persegue l’obiettivo di far conseguire allo studente una formazione specifica in materia di patrimoni materiali e immateriali direttamente espressi nella sfera vivente del paesaggio.


E’ noto che l’uomo dimostra una innata e soggettiva propensione a interpretare il paesaggio. Infatti una variabile curiosità/sensibilità nel percepire ed interpretare le componenti di un paesaggio è, tuttavia, non solo correlata alla naturale variabilità genetica tipica delle popolazioni umane, ma anche al differente grado di cultura e conoscenza scientifica. Questa capacità si esplica tramite la formulazione di giudizi di valore. Ciò nonostante, una lettura del paesaggio basata sul metodo scientifico è oggi, più che nel passato, necessaria.


Il corso di “Paesaggi e Biodiversità” rappresenta uno strumento unico che potrà consentire un’azione consapevole in un settore (quello della biodiversità) per sua natura complesso


L’elaborazione del concetto di paesaggio tramite lo studio dei suoi indicatori più macroscopici (specie, habitat, ecosistemi) consente di realizzare proposte di promozione e conservazione.

 

“Paesaggi e Biodiversità” cerca di fornire le seguenti conoscenze di base:i

  • Paesaggi naturali e semi-naturali.
  • Processi: come si forma la biodiversità (evoluzione) e in quali livelli organizzativi si esprime.
  • Struttura, composizione e funzione della biodiversità.
  • Indicatori importanti per la promozione della biodiversità: specie emblematiche, specie bandiera, specie chiavi di volta.
  • L’uomo e il paesaggio: scala spaziale e temporale.
  • Paesaggi protetti e metodi di conservazione della biodiversità.

  

“Paesaggi e Biodiversità” cerca di far acquisire le seguenti competenze:

  • Analizzare la biodiversità selvatica e domesticata.
  • Applicare le “buone pratiche” negli ambiti naturalistici, ambientali e paesaggistici.
  • Promuovere la conoscenza/consapevolezza del valore della biodiversità. 
  • Rendere efficace la comunicazione dei valori di biodiversità.
  • Approfondire autonomamente temi specifici, consultando anche testi di studio avanzati.

Tradurre le concettualizzazioni teoriche in applicazioni empiriche.  ???????

Prerequisiti
 

Nozioni di “biologia e scienze della natura” acquisite presso i Licei e gli Istituti Tecnici Superiori. Buona volontà, puntualità e perseveranza

Contenuti del corso
 
  • Habitat, ecosistema, paesaggio.
  • Biodiversità selvatica e biodiversità domesticata

Il valore ecologico (composizione, struttura e funzione)

Il valore paesaggistico ed emblematico (percezione, turismo, ricreazione)

Indicatori di biodiversità (indice di biodiversità, specie chiave, specie bandiera, specie ombrello).

L’uomo come specie biologica.

  • I paesaggi naturali e semi-naturali: Siti Unesco; Parchi Nazionali; Parchi Regionali; Riserve; Rete Natura 2000; vegetazione e bioclima; distribuzione geografica della biodiversità.
  • Analisi della percezione degli impatti, valutazione della biodiversità (come qualità e quantità) e indicazioni sulla gestione del paesaggio.
  • Esercitazioni con 2 visite guidate in almeno 2 habitat
  • Redazione di una relazione scritta su una visita guidata. ???????
Programma esteso
 

6 ore di lezioni frontali

Le lezioni iniziano introducendo il concetto di “paesaggio” inteso come sistema di ecosistemi, necessario a definire il dominio di due entità più concrete: l’"habitat" e l’“ecosistema”.  Variazione e diversità, sono studiate contrastando l'indice di "uniformità" con quello di "ricchezza" attraverso lo studio della "biodiversità selvatica”. La comprensione della biodiversità richiede la definizione di livelli tassonomici più espliciti per l’osservatore: individuo, famiglia, deme, varietà, ecotipo, specie, genere. All’interno di questi livelli si cerca di individuare, in relazione alla tipologia di paesaggio, l’indicatore più rilevante per la promozione del territorio. Il ruolo di H. sapiens sapiens nella biosfera.


8 ore di lezioni frontali

Evoluzione biologica e “selezione naturale” sono solo concettualmente descritte per meglio comprendere la scala spaziale e temporale in cui si dispiega la biodiversità negli ecosistemi. Caratteri, fenotipi e genotipi di un individuo sono i termini da cui inizia l’analisi. “Domesticazione" tramite "selezione artificiale" di piante e animali sono i processi che consentono di inquadrare in chiave evolutiva le razze e cultivar agricole dei paesaggi agrari. I semi provenienti dal passato e importanti per il futuro consentono di apprendere il concetto di risorsa genetica. Emerge, quindi, il ruolo svolto da razze animali e varietà tradizionali nella variabile gastronomia dei Paesi del bacino mediterraneo.  Differenziazioni all’interno della specie H. sapiens.


6 ore di lezioni

Il "valore ecologico" del patrimonio vivente si misura tramite la valutazione della sua struttura (come è costituito), della sua composizione (da chi è costituito) e delle relative funzioni (a cosa serve). L’indice di biodiversità di Simpson e la distribuzione spaziale della variazione biologica (diversità alfa, beta e gamma) consentono di valutare il significato biologico dell’indice di biodiversità. Le aree protette e i relativi livelli di protezione sono inquadrati alla luce delle norme che le istituiscono. 

 

4 ore per le gite didattiche (durata reale: due giorni)

Il ciclo di lezioni si conclude, dopo aver svolto 2 visite didattiche in altrettanti habitat indicatori di specifici paesaggi. Una reportistica della giornata dedicata alla visita didattica è svolta da ciascuno studente come compito da svolgere “a casa”.  


6 ore di esercitazioni (in classe e in campo)

Riconoscimento della flora con elevata impronta visuale; rilievo della ricchezza e dell’abbondanza per ciascuna specie; calcolo dell’indice di biodiversità di Simpson. ???????

Metodi didattici
 

Lezioni frontali: le lezioni frontali sono quasi sempre interrotte da discussioni e verifiche tramite colloqui informali durante l’intervallo tra prima e seconda ora di lezione. Il basso numero di studenti (essendo un esame a scelta libera) può consentire una individualizzazione della formazione. In relazione alle necessità studentesche le lezioni frontali possono essere erogate anche in modalità “mista” ovvero a distanza per coloro che non possono, per motivi geografici, essere presenti in sede.

 

Visite in situ (se possibili): studenti e docente mettono in pratica la tecnica dell’analisi della biodiversità partendo da una scala spaziale di paesaggio fino a raggiungere quella sito specifica. Durante l’esercitazione ciascuno studente elabora i rilievi valutando gli impatti percepiti, calcolando la ricchezza della flora, la relativa abbondanza e l’indice di biodiversità.  Segue l’interpretazione dei risultati

Modalità di verifica dell'apprendimento
 

L’esame di Paesaggi e Biodiversità è un colloquio che valuta il grado di raggiungimento dei risultati attesi da ciascuno studente. 

L’esame valuta la conoscenza di ciascuno studente relativamente agli argomenti trattati. Il colloquio può essere interattivamente orientato e gestito dal docente al fine di meglio evidenziare quanto efficace sia la conoscenza della disciplina sia in termini di capacità di includere un ampio spettro di argomenti (ampiezza) sia di approfondire in modo specialistico l’argomento (spessore). La relazione scritta sulla gita di istruzione in un habitat chiave (elaborato in piena autonomia) è valutato applicando il principio della massima parsimonia. Tramite la relazione scritta lo studente ha l’opportunità di dimostrare di saper utilizzare e gestire anche conoscenze specialistiche per uno o più argomenti caratterizzanti la disciplina. ???????

Testi di riferimento e di approfondimento, materiale didattico Online
 

Letture:

La diversità della vita. E. O. Wilson.

Geni, Popoli e Lingue. L. Cavalli Sforza. 

La mitologia degli alberi. J. Brosse. 

Metodi e modalità di gestione dei rapporti con gli studenti
 

Ricevimento e tutoraggio su richiesta da lunedì a venerdì anche in modalità a distanza

Date di esame previste
 

Sono pubblicate sul registro elettronico di Ateneo, mensilmente

Seminari di esperti esterni
 

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Altre informazioni
 

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Fonte dati UGOV