Manuela GIERI | TEORIA E STORIA DEL LINGUAGGIO CINEMATOGRAFICO

TEORIA E STORIA DEL LINGUAGGIO CINEMATOGRAFICO
DIPARTIMENTO di SCIENZE UMANE
Laurea Magistrale
FILOLOGIA CLASSICA E MODERNA
6
 CFUOreCicloDocente
1TEORIA E STORIA DEL LINGUAGGIO CINEMATOGRAFICO
6 30 Secondo Semestre GIERI Manuela 
 
Lingua insegnamento
 

Italiano

Obiettivi formativi e risultati di apprendimento
 

Durante il corso, si affronteranno diverse questioni relative alla narratologia e alla teoria dei generi nel complesso contesto creato dall’evoluzione del cinema americano, dal periodo classico alla New Hollywood e al Postmodernismo. A tal fine, si andrà anche ad affinare la comprensione sia del testo filmico sia di alcuni importanti snodi nella storia del cinema e del pensiero contemporaneo.

Le principali conoscenze fornite saranno:

  • elementi avanzati del linguaggio cinematografico;
  • conoscenze specifiche di storiografia del cinema;
  • conoscenze avanzate per affrontare lo studio del testo filmico;
  • fondamenti di storia e teoria contemporanee.


I principali risultati del processo di apprendimento saranno definiti dalle seguenti abilità:

  • analizzare le trasformazioni del récit in ambito cinematografico;
  • identificare i momenti principali nello sviluppo della teoria del cinema;
  • analizzare e utilizzare un testo filmico per valutare determinate trasformazioni storiche e culturali;
  • impatto della narrazione filmica sulla spettatorialità, dal periodo classico al secondo Novecento.


Prerequisiti
 

È necessario avere acquisito e assimilato le conoscenze fornite dal Corso di studio triennale in Studi Umanistici e, in particolare, dagli insegnamenti di Storia del cinema e Storia Contemporanea; in particolare, si ritengono necessarie le seguenti competenze:

  • fondamenti di storia del cinema;
  • fondamenti di storia contemporanea;
  • conoscenza dei concetti fondamentali di narratologia;
  • fondamenti del linguaggio cinematografico.
Contenuti del corso
 

Partendo dalla teoria dei generi così come essa venne inizialmente impostata da Aristotele nella distinzione tra commedia e tragedia, ma avvalendoci del contributo di Northrop Frye nel suo seminale Anatomia della critica (Einaudi 2000), durante il corso di andrà ad analizzare come il concetto di ‘genere’ transiti dalla letteratura al cinema.  Si investigheranno poi tutte quelle caratteristiche che portarono alla elaborazione e al consolidamento dei ‘generi’ nella storia del cinematografo, inclusa la questione della spettatorialità così centrale oggi anche nell’evoluzione della serialità: nei fatti, perché un ‘genere’ esista, esso deve essere riconoscile e riconosciuto dal pubblico.  Il genere, infatti, costituisce un corpus sempre molto chiuso in sé stesso, le cui opere si relazionano più con le altre opere dello stesso tipo che con la realtà esterna. Il genere, quindi, implica una certa schematizzazione poiché il piacere per lo spettatore deriva più dalla conferma che dalla novità. D’altra parte, come ha riconosciuto Umberto Eco in L'analisi del racconto (1969), questa è una delle leggi della comunicazione di massa: il pubblico sa come andrà a finire la storia, ne può prevedere anche le evoluzioni, e l'abilità del narratore sta soprattutto nel rendere più inventivo e accettabile quanto lo spettatore già conosce. Nel corso della storia, i generi hanno sempre assunto una funzione rituale o ideologica, dunque: nel primo caso, la critica ha ritenuto che i racconti elaborati nell'ambito dei generi cinematografici offrano delle soluzioni immaginarie ai problemi reali della società (Bazin, 1953 (De Sica, Cineteca); Altman, 1987 e 1999 – Musical e Film/Genre). Nel secondo caso, i generi sono visti come lo strumento che serve al potere, sia esso politico o economico, per far accettare alle masse delle non-soluzioni ingannevoli, delle menzogne generatrici di consenso (Slavoj Žižek, The Pervert’s Guide to Cinema, 2006, Saggio-Doc). L’obiettivo del corso è affinare e approfondire la conoscenza della storia del cinema del secondo dopoguerra, ed in particolare di quello americano, ma soprattutto dei modi attraverso i quali la narrazione filmica rappresenta e riflette la Storia e la società contemporanee, ma anche quelli attraverso i quali esso si fa Storia, e cioè diviene, contemporaneamente, documento e fatto, anche attraverso il possibile ‘paludamento’ offerto dalle schematizzazioni del ‘genere’.

Metodi didattici
 

Il corso prevede 30 ore di lezioni frontali, integrate da presentazioni individuali da parte degli studenti, i quali sono tenuti a visionare i film e leggere i testi di riferimento a livello individuale prima della lezione.

Modalità di verifica dell'apprendimento
 

STUDENTI FREQUENTANTI

Orale – Analisi e discussione di un testo filmico 30%

Scritto – Saggio (12 cartelle-3000 parole): 40%

Partecipazione: 30%

L’obiettivo della prove, orale e scritta, consiste nel verificare il livello di raggiungimento degli obiettivi formativi precedentemente indicati. Il voto finale è dato dalla somma dei 3 punteggi.


STUDENTI NON FREQUENTANTI

Orale su tutti i testi inclusi nella bibliografia di riferimento, oltre alla filmografia concordata con la docente.

Testi di riferimento e di approfondimento, materiale didattico Online
 

STUDENTI FREQUENTANTI

- Dispense e appunti preparati dalla docente (vedi Sito web docente).

- Rick Altman, Film/genere, Vita e Pensiero 2004.

- Altman, Rick. "A Semantic/Syntactic Approach To Film Genre", Cinema Journal, Vol. 23, No. 3, Spring, 1984.

- Roland Barthes et all., , L’analisi del racconto (1969) (Parti indicate dalla docente).

- André Bazin, Che cos'è il cinema?, Garzanti, 1999 (Parti indicate dalla docente).

- Francesco Casetti, Teorie del cinema. 1945-1990, Bompiani 1993 (Parti indicate dalla docente).

- Slavoj Žižek, The Pervert’s Guide to Cinema, 2006, Saggio-Doc.

N.B. Gli studenti frequentanti sono tenuti a visionare i film discussi in classe.


STUDENTI NON FREQUENTANTI

- Rick Altman, Film/genere, Vita e Pensiero 2004.

-  Roland Barthes et all., L’analisi del racconto (1969) (Parti indicate dalla docente).

- Francesco Casetti, Teorie del cinema. 1945-1990, Bompiani 1993.

- Franco La Polla, Sogno e realtà americana nel cinema di Hollywood, Laterza, 1987.

Gli studenti non frequentanti dovranno anche concordare con la docente un filmografia di almeno 15 titoli, coerente con i testi di riferimento.

Metodi e modalità di gestione dei rapporti con gli studenti
 

* All’inizio del corso, il docente descrive obiettivi, programma e metodi di verifica. Contestualmente, si raccoglie l’elenco degli studenti che intendono iscriversi al corso, corredato di nome, cognome, matricola ed email.

* Durante il corso, il docente mette a disposizione degli studenti il materiale didattico (cartelle condivise, sito web, e così via).

* L'orario di ricevimento settimanale verrà stabilito nella prima settimana di lezioni.

* Oltre all’orario di ricevimento settimanale, la docente è disponibile in ogni momento per un contatto con gli studenti, attraverso la propria e-mail e/o per appuntamento concordato preventivamente.

Date di esame previste
 

3/06/2024; 3/07/2024;3/09/2024; 7/10/2024. Ulteriori date d'esame verranno pubblicate successivamente sul sito web della docente.

Seminari di esperti esterni
 

Se possibile, verranno fissati uno o due seminari di esperti esterni.

 
Fonte dati UGOV