Chiara Mannoni | MUSEOLOGIA

MUSEOLOGIA
DIPARTIMENTO delle CULTURE EUROPEE e del MEDITERRANEO, ARCHITETTURA, AMBIENTE, PATRIMONI CULTURALI
Laurea Magistrale
ASA: ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE
12
MUSEOLOGIA
DIPARTIMENTO delle CULTURE EUROPEE e del MEDITERRANEO, ARCHITETTURA, AMBIENTE, PATRIMONI CULTURALI
Laurea Magistrale
ASA: ARCHEOLOGIA E STORIA DELL'ARTE
12
 CFUOreCicloDocente
1MUSEOLOGIA
12 60 Annuale Mannoni Chiara 
2MUSEOLOGIA
12 60 Annuale Mannoni Chiara 
 
Obiettivi formativi e risultati di apprendimento
 

Il corso intende approfondire i tratti fondamentali della storia dei musei, nella loro evoluzione concettuale e fisica tra 1700 e età contemporanea; analizzare le diverse funzioni, morfologie, ragioni culturali, come pure lo sviluppo critico e tipologico degli ordinamenti e degli allestimenti a partire dalla nascita del museo pubblico; interpretare le forme espositive del presente alla luce dell’evoluzione storica dello spazio museale; approfondire l'analisi critica sul rapporto tra opera d’arte e contesto museale, e tra opera d’arte e pubblico; dotare gli studenti di strumenti per prendere parte nell'attuale dibattito sui musei.

Il corso consentirà agli studenti di mettere in pratica il lessico di settore fondamentale della museologia e museografia, nella sua evoluzione storica e nella contemporaneità; di saper valutare criticamente le scelte di ordinamento, allestimento, gestione e conservazione delle opere nel museo contemporaneo; di imparare a selezionare criticamente fonti primarie e secondarie sulla storia del museo e sulla tutela del patrimonio; di affinare il proprio approccio critico e la propria posizione nel dibattito contemporaneo sulla museologia e sulla gestione del patrimonio. Le nozioni apprese consentiranno allo studente acquisire conoscenze interdisciplinari, e di sviluppare capacità critiche e progettuali nell'ambito dello spazio espositivo (esposizioni temporanee e permanenti).

Obiettivi formativi e risultati di apprendimento
 

Il corso intende approfondire i tratti fondamentali della storia dei musei, nella loro evoluzione concettuale e fisica tra 1700 e età contemporanea; analizzare le diverse funzioni, morfologie, ragioni culturali, come pure lo sviluppo critico e tipologico degli ordinamenti e degli allestimenti a partire dalla nascita del museo pubblico; interpretare le forme espositive del presente alla luce dell’evoluzione storica dello spazio museale; approfondire l'analisi critica sul rapporto tra opera d’arte e contesto museale, e tra opera d’arte e pubblico; dotare gli studenti di strumenti per prendere parte nell'attuale dibattito sui musei.

Il corso consentirà agli studenti di mettere in pratica il lessico di settore fondamentale della museologia e museografia, nella sua evoluzione storica e nella contemporaneità; di saper valutare criticamente le scelte di ordinamento, allestimento, gestione e conservazione delle opere nel museo contemporaneo; di imparare a selezionare criticamente fonti primarie e secondarie sulla storia del museo e sulla tutela del patrimonio; di affinare il proprio approccio critico e la propria posizione nel dibattito contemporaneo sulla museologia e sulla gestione del patrimonio. Le nozioni apprese consentiranno allo studente acquisire conoscenze interdisciplinari, e di sviluppare capacità critiche e progettuali nell'ambito dello spazio espositivo (esposizioni temporanee e permanenti).

Prerequisiti
 

Non sono richiesti particolari prerequisiti, ma è auspicabile una buona conoscenza degli eventi storici e storico-artistici di età moderna e contemporanea.

Prerequisiti
 

Non sono richiesti particolari prerequisiti, ma è auspicabile una buona conoscenza degli eventi storici e storico-artistici di età moderna e contemporanea.

Contenuti del corso
 

Il corso avrà carattere seminariale e pertanto è caldamente raccomandata la frequenza. Il programma e le lezioni saranno suddivisi in due segmenti, svolti parte nel primo semestre, parte nel secondo semestre.

Verranno presi in esame alcuni degli snodi storico-critici fondamentali nello sviluppo del concetto di museo come spazio pubblico e accessibile dal 1700 all'età contemporanea. Tra i temi affrontati durante le lezioni verrà approfondita la nascita del concetto di patrimonio e museo pubblico nel 1700; le spoliazioni napoleoniche e il ruolo di Quatrèmere de Quincy; il ruolo di Luigi Lanzi nella definizione di una storia dell'arte visibile; la nascita dei musei civici in Italia e il valore del patrimonio diffuso; cenni di storia della legislazione di tutela nell'Europa moderna e nell'Italia pre-Unitaria; la nascita del catalogo museale; la musealizzazione delle aree archeologiche.

Il corso affronterà anche approfondimenti su tematiche di museologia contemporanea, a partire dalla funzione dei media digitali nello spazio museale fino ad arrivare agli standard ministeriali (Atti di Indirizzo) e alla catalogazione di opere. 

Saranno parte integrante del corso seminari tenuti da esperti esterni, visite a musei locali e (compatibilmente con il calendario dei corsi) anche un viaggio-studio a Roma.


Contenuti del corso
 

Il corso avrà carattere seminariale e pertanto è caldamente raccomandata la frequenza. Il programma e le lezioni saranno suddivisi in due segmenti, svolti parte nel primo semestre, parte nel secondo semestre.

Verranno presi in esame alcuni degli snodi storico-critici fondamentali nello sviluppo del concetto di museo come spazio pubblico e accessibile dal 1700 all'età contemporanea. Tra i temi affrontati durante le lezioni verrà approfondita la nascita del concetto di patrimonio e museo pubblico nel 1700; le spoliazioni napoleoniche e il ruolo di Quatrèmere de Quincy; il ruolo di Luigi Lanzi nella definizione di una storia dell'arte visibile; la nascita dei musei civici in Italia e il valore del patrimonio diffuso; cenni di storia della legislazione di tutela nell'Europa moderna e nell'Italia pre-Unitaria; la nascita del catalogo museale; la musealizzazione delle aree archeologiche.

Il corso affronterà anche approfondimenti su tematiche di museologia contemporanea, a partire dalla funzione dei media digitali nello spazio museale fino ad arrivare agli standard ministeriali (Atti di Indirizzo) e alla catalogazione di opere. 

Saranno parte integrante del corso seminari tenuti da esperti esterni, visite a musei locali e (compatibilmente con il calendario dei corsi) anche un viaggio-studio a Roma.

Metodi didattici
 

Lezioni frontali supportate da immagini, slides e materiali su power-point, che saranno resi disponibili sulla piattaforma classroom alla fine del corso.

Saranno parte integrante del programma ispezioni guidate dalla docente a musei, seminari di esperti esterni e un viaggio-studio a Roma (compatibilmente con il calendario del semestre).

Metodi didattici
 

Lezioni frontali supportate da immagini, slides e materiali su power-point, che saranno resi disponibili sulla piattaforma classroom alla fine del corso.

Saranno parte integrante del programma ispezioni guidate dalla docente a musei, seminari di esperti esterni e un viaggio-studio a Roma (compatibilmente con il calendario del semestre).

Modalità di verifica dell'apprendimento
 

Il corso avrà carattere seminariale. Sia gli studenti frequentanti che i non frequentanti dovranno consegnare alla docente due elaborati scritti almeno 20 giorni prima di sostenere l’esame orale:

1. Analisi di una mostra temporanea.

2. Analisi di una tematica a scelta, a partire dagli argomenti trattati a lezione e in base alla bibliografia di riferimento.

Ulteriori informazioni su come strutturare i due elaborati saranno fornite durante le lezioni. Gli studenti non frequentanti sono pregati di contattare la docente in tempo utile.

Agli elaborati scritti farà seguito un esame orale.

Le prove così strutturate mirano a verificare che siano state acquisite le conoscenze fondamentali relative agli argomenti trattati durante il corso e compresi i concetti acquisiti dallo studio dei testi in bibliografia. I voti saranno assegnati secondo i seguenti parametri:

18-23: Sufficiente. (La comprensione e la conoscenza degli argomenti di esame e trattati durante il corso, la proprietà di linguaggio, l'efficacia nella comunicazione e la capacità di collegare tra loro i diversi contenuti della disciplina risultano accettabili).

24-26: Discreto. (La comprensione e la conoscenza  degli argomenti  di esame e trattati durante il corso, la proprietà di linguaggio, l'efficacia nella comunicazione e la capacità di collegare tra loro i diversi contenuti della disciplina risultano più che sufficienti).

27-28: Buono. (La comprensione e la conoscenza degli argomenti di esame e trattati durante il corso, la proprietà di linguaggio, l'efficacia nella comunicazione e la capacità di collegare tra loro i diversi contenuti della disciplina risultano soddisfacenti).

29-30: Ottimo. (La comprensione e la conoscenza degli argomenti trattati durante il corso, la proprietà di linguaggio, l'efficacia nella comunicazione e la capacità di collegare tra loro i diversi contenuti della disciplina risultano pienamente soddisfacenti).

30 e lode: Eccellente. (La comprensione e la conoscenza degli argomenti di esame e trattati durante il corso, la proprietà di linguaggio, l'efficacia nella comunicazione e la capacità di collegare tra loro i diversi contenuti della disciplina risultano eccellenti).

Modalità di verifica dell'apprendimento
 

Il corso avrà carattere seminariale. Sia gli studenti frequentanti che i non frequentanti dovranno consegnare alla docente due elaborati scritti almeno 20 giorni prima di sostenere l’esame orale:

1. Analisi di una mostra temporanea.

2. Analisi di una tematica a scelta, a partire dagli argomenti trattati a lezione e in base alla bibliografia di riferimento.

Ulteriori informazioni su come strutturare i due elaborati saranno fornite durante le lezioni. Gli studenti non frequentanti sono pregati di contattare la docente in tempo utile.

Agli elaborati scritti farà seguito un esame orale.

Le prove così strutturate mirano a verificare che siano state acquisite le conoscenze fondamentali relative agli argomenti trattati durante il corso e compresi i concetti acquisiti dallo studio dei testi in bibliografia. I voti saranno assegnati secondo i seguenti parametri:

18-23: Sufficiente. (La comprensione e la conoscenza degli argomenti di esame e trattati durante il corso, la proprietà di linguaggio, l'efficacia nella comunicazione e la capacità di collegare tra loro i diversi contenuti della disciplina risultano accettabili).

24-26: Discreto. (La comprensione e la conoscenza  degli argomenti  di esame e trattati durante il corso, la proprietà di linguaggio, l'efficacia nella comunicazione e la capacità di collegare tra loro i diversi contenuti della disciplina risultano più che sufficienti).

27-28: Buono. (La comprensione e la conoscenza degli argomenti di esame e trattati durante il corso, la proprietà di linguaggio, l'efficacia nella comunicazione e la capacità di collegare tra loro i diversi contenuti della disciplina risultano soddisfacenti).

29-30: Ottimo. (La comprensione e la conoscenza degli argomenti trattati durante il corso, la proprietà di linguaggio, l'efficacia nella comunicazione e la capacità di collegare tra loro i diversi contenuti della disciplina risultano pienamente soddisfacenti).

30 e lode: Eccellente. (La comprensione e la conoscenza degli argomenti di esame e trattati durante il corso, la proprietà di linguaggio, l'efficacia nella comunicazione e la capacità di collegare tra loro i diversi contenuti della disciplina risultano eccellenti).

Testi di riferimento e di approfondimento, materiale didattico Online
 

Prima parte del corso.


Bibliografia per gli studenti frequentanti:

1. Francis Haskell. “La dispersione e la conservazione del patrimonio artistico”. In Storia dell’Arte Italiana, parte III, vol. 3. Torino: Einaudi, 1981, pp. 5-35.

2. Karsten Schubert. Museo. Storia di un’idea. Dalla Rivoluzione Francese a oggi. Milano: il Saggiatore, 2004, pp. 11-97 + 138-162.

3. Seguire le indicazioni tra parentesi:

(Studenti iscritti ad archeologia). Orietta Rossi Pinelli. “I ruderi come reliquie nel processo di musealizzazione del Foro Romano: le molteplici ricezioni di un lungo recuperato al pubblico godimento (1802-1848)”. In La circulation des oeuvres d’art 1789-1848, INHA Parigi e Getty Los Angeles, 2007, pp. 155-168.

(Studenti iscritti a storia dell’arte). Karsten Schubert. Museo. Storia di un’idea. Dalla Rivoluzione Francese a oggi. Milano: il Saggiatore, 2004, pp. 163-174.

4. Maria Vittoria Marini Clarelli. Che cos’è un museo. Roma: Carrocci, 2021 (edizione aggiornata). Oppure (chi non lo avesse mai studiato): Maria Teresa Fiorio. Il museo nella storia. Dallo studiolo alla raccolta pubblica. Milano: Mondadori, 2011 (o edizioni successive).


Chi alla triennale avesse già seguito il corso con la docente di riferimento, dovrà saltare i testi al punto 1 e 2. Studierà i saggi al punto n. 3 e 4, e in aggiunta il seguente volume:

5. Maria Vittoria Marini Clarelli. Pezzi da Museo. Perché alcuni oggetti durano per sempre. Roma: Carrocci, 2017 (o edizioni successive).


Seconda parte del corso.


1. Antonella Gioli. Monumenti e oggetti d’arte nel Regno d’Italia: il patrimonio artistico degli enti soppressi tra riuso, tutela e dispersione. Inventario dei beni e corporazioni religiose 1860-90. Roma, 1997, pp. 17-36 e 109-140.

2. Mario Speroni. La tutela dei beni culturali negli Stati Italiani Preunitari. Milano, 1988, pp. 1-48 e 79-113.

3. Eduard Pommier. La Rivoluzione e il destino delle opere d’arte. In: Pommier, Più antichi della luna. Bologna, 2000, pp. 227-277.

4. Chiara Mannoni. Art in Early Modern Law. Leiden, 2022, pp. 19-53. Oppure: Chiara Mannoni. "'Antichità, resti e monumenti di un tempo immemore'. Modelli e prescrizioni per una tutela del patrimonio negli Stati dell'Europa moderna". In Arte, legge, restauro. L'Europa e le prime prassi per la tutela del patrimonio. Venezia 2022, pp. 9-30.

5. Chiara Piva, “Custodi: da curatori a guardiani. Un ruolo professionale per i musei italiani e le sue definizioni storiche”. In Venezia Arti 25, 2016, pp. 89-106.

6. Ilaria Sgarbozza, “Louvre 1793-1814: la pittura dei primitivi italiani”, in Ricerche di Storia dell’Arte, 77 (2002), pp. 24-40.

7. Valerio Vernesi, “Alessandro Gregorio Capponi, Statue di Campidoglio: idea e forma del Museo Capitolino”, in Bollettino delle Gallerie e Musei Comunali, 15 (2001), pp. 73-88.

8. Paola Barocchi, Giovanna Ragionieri (a cura di). Gli Uffizi: quattro secoli di una galleria, atti del convegno (Firenze 1982), Firenze, 1983, pp. 355-393.

9. Nicolette Mandarano. Musei e media digitali. Roma, 2022.

10. Atto di indirizzo sui criteri tecnico- scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei. D.M. Mibact 2001.

11. Linee guida per la comunicazione nei musei: segnaletica interna, didascalie, pannelli. Mibact 2015.

12. Lucia Cataldo, Marta Paraventi. Il museo oggi. Linee guida per una museologia contemporanea. Milano: Hoepli, 2007, pp. 73-88; 159-173; 264-278.

13. Maria Pia Guermandi. Decolonizzare il patrimonio. L'Europa, l'Italia e un passato che non passa. Roma, 2021 (7 capitoletti a scelta).

14. Salvatore Settis. “Acropoli futura”. In L’eco dei marmi. Il Partenone a Londra: un nuovo canone della classicità. Roma 2003, pp. XI-XXVI.


Le slides delle lezioni saranno messe a disposizione sulla piattaforma classroom.

Gli studenti non frequentanti sono invitati a prendere contatti con la docente per tempo utile prima dell'esame.

Testi di riferimento e di approfondimento, materiale didattico Online
 

Prima parte del corso.


Bibliografia per gli studenti frequentanti:

1. Francis Haskell. “La dispersione e la conservazione del patrimonio artistico”. In Storia dell’Arte Italiana, parte III, vol. 3. Torino: Einaudi, 1981, pp. 5-35.

2. Karsten Schubert. Museo. Storia di un’idea. Dalla Rivoluzione Francese a oggi. Milano: il Saggiatore, 2004, pp. 11-97 + 138-162.

3. Seguire le indicazioni tra parentesi:

(Studenti iscritti ad archeologia). Orietta Rossi Pinelli. “I ruderi come reliquie nel processo di musealizzazione del Foro Romano: le molteplici ricezioni di un lungo recuperato al pubblico godimento (1802-1848)”. In La circulation des oeuvres d’art 1789-1848, INHA Parigi e Getty Los Angeles, 2007, pp. 155-168.

(Studenti iscritti a storia dell’arte). Karsten Schubert. Museo. Storia di un’idea. Dalla Rivoluzione Francese a oggi. Milano: il Saggiatore, 2004, pp. 163-174.

4. Maria Vittoria Marini Clarelli. Che cos’è un museo. Roma: Carrocci, 2021 (edizione aggiornata). Oppure (chi non lo avesse mai studiato): Maria Teresa Fiorio. Il museo nella storia. Dallo studiolo alla raccolta pubblica. Milano: Mondadori, 2011 (o edizioni successive).


Chi alla triennale avesse già seguito il corso con la docente di riferimento, dovrà saltare i testi al punto 1 e 2. Studierà i saggi al punto n. 3 e 4, e in aggiunta il seguente volume:

5. Maria Vittoria Marini Clarelli. Pezzi da Museo. Perché alcuni oggetti durano per sempre. Roma: Carrocci, 2017 (o edizioni successive).


Seconda parte del corso.


1. Antonella Gioli. Monumenti e oggetti d’arte nel Regno d’Italia: il patrimonio artistico degli enti soppressi tra riuso, tutela e dispersione. Inventario dei beni e corporazioni religiose 1860-90. Roma, 1997, pp. 17-36 e 109-140.

2. Mario Speroni. La tutela dei beni culturali negli Stati Italiani Preunitari. Milano, 1988, pp. 1-48 e 79-113.

3. Eduard Pommier. La Rivoluzione e il destino delle opere d’arte. In: Pommier, Più antichi della luna. Bologna, 2000, pp. 227-277.

4. Chiara Mannoni. Art in Early Modern Law. Leiden, 2022, pp. 19-53. Oppure: Chiara Mannoni. "'Antichità, resti e monumenti di un tempo immemore'. Modelli e prescrizioni per una tutela del patrimonio negli Stati dell'Europa moderna". In Arte, legge, restauro. L'Europa e le prime prassi per la tutela del patrimonio. Venezia 2022, pp. 9-30.

5. Chiara Piva, “Custodi: da curatori a guardiani. Un ruolo professionale per i musei italiani e le sue definizioni storiche”. In Venezia Arti 25, 2016, pp. 89-106.

6. Ilaria Sgarbozza, “Louvre 1793-1814: la pittura dei primitivi italiani”, in Ricerche di Storia dell’Arte, 77 (2002), pp. 24-40.

7. Valerio Vernesi, “Alessandro Gregorio Capponi, Statue di Campidoglio: idea e forma del Museo Capitolino”, in Bollettino delle Gallerie e Musei Comunali, 15 (2001), pp. 73-88.

8. Paola Barocchi, Giovanna Ragionieri (a cura di). Gli Uffizi: quattro secoli di una galleria, atti del convegno (Firenze 1982), Firenze, 1983, pp. 355-393.

9. Nicolette Mandarano. Musei e media digitali. Roma, 2022.

10. Atto di indirizzo sui criteri tecnico- scientifici e sugli standard di funzionamento e sviluppo dei musei. D.M. Mibact 2001.

11. Linee guida per la comunicazione nei musei: segnaletica interna, didascalie, pannelli. Mibact 2015.

12. Lucia Cataldo, Marta Paraventi. Il museo oggi. Linee guida per una museologia contemporanea. Milano, 2007, pp. 73-88; 159-173; 264-278.

13. Maria Pia Guermandi. Decolonizzare il patrimonio. L'Europa, l'Italia e un passato che non passa. Roma, 2021 (7 capitoletti a scelta).

14. Salvatore Settis. “Acropoli futura”. In L’eco dei marmi. Il Partenone a Londra: un nuovo canone della classicità. Roma 2003, pp. XI-XXVI.


Le slides delle lezioni saranno messe a disposizione sulla piattaforma classroom.

Gli studenti non frequentanti sono invitati a prendere contatti con la docente per tempo utile prima dell'esame.

Metodi e modalità di gestione dei rapporti con gli studenti
 

La docente è disponibile per domande al termine delle lezioni. Per questioni personali e appuntamenti contattarla via email.

Gli studenti non frequentanti sono pregati di contattarla in tempo utile prima dell'esame.

Metodi e modalità di gestione dei rapporti con gli studenti
 

La docente è disponibile per domande al termine delle lezioni. Per questioni personali e appuntamenti contattarla via email.

Gli studenti non frequentanti sono pregati di contattarla in tempo utile prima dell'esame.

Date di esame previste
 

Appelli previsti nei seguenti periodi: a febbraio-marzo (I sessione); ad aprile-luglio (II sessione); a settembre-dicembre (III sessione).

Si consiglia di consultare la piattaforma esse3 per aggiornamenti sulle date precise.

Date di esame previste
 

Appelli previsti nei seguenti periodi: a febbraio-marzo (I sessione); ad aprile-luglio (II sessione); a settembre-dicembre (III sessione).

Si consiglia di consultare la piattaforma esse3 per aggiornamenti sulle date precise.

Seminari di esperti esterni
 

Sono previsti seminari di esperti esterni, in particolare da parte di funzionari di soprintendenza.

Seminari di esperti esterni
 

Sono previsti seminari di esperti esterni, in particolare da parte di funzionari di soprintendenza.

 
Fonte dati UGOV